mercoledì 9 aprile 2014

18. LA VIRTÙ DELLA SERENITÀ

 

Il mio Cuore Immacolato ha conservato la serenità in ciascuna delle tappe della mia vita, anche nelle scene più dolorose della Sacra Passione di mio Figlio Gesù.

Ho sempre mantenuto la calma, perché quando si lascia perdere questa virtù, si annida nel cuore l'impazienza e l’offuscamento ed questi sono nemici mortali dell'anima, nemici che sono come locuste che distruggono e uccidono.

La serenità è onda delicata e brezza rinfrescante per i cuori aggressivi e iracondi.

La serenità è dolce refrigerio per i cuori malinconici e tristi.

La serenità è vento leggero per i cuori inquieti e turbati.

La serenità è un torrente di pace per i cuori feriti e malati.

Figlioli miei, ho mantenuto la calma nell'Annunciazione e Incarnazione del figlio di Dio. mi sono abbandonata nelle sue braccia e ho proseguito il mio cammino.

Ho mantenuto la calma nella ricerca di un riparo a Betlemme, non mi sono disperata, ho confidato in Dio, mi sono messa nelle sue venerabili mani.

Ho mantenuto la calma nella profezia del vecchio Simeone, ho conservato le sue parole nel mio Cuore e mi sono messa in marcia.

Ho mantenuto la calma, nella perdita e ritrovamento del Bambino Gesù nel tempio, quando lo abbiamo trovato non ho contestato le sue parole, meditavo su di esse giorno e notte

Ho mantenuto la calma nella crocifissione e morte di Gesù, nonostante il mio dolore e il mio pianto, il mio spirito non si è offuscato, è rimasto docile.

Figli miei, non vi turbate davanti agli eventi della vostra vita, riconoscete che un cuore sempre inquieto cuore è un cuore che non ha ancora ricevuto Gesù, non gli ha aperto le sue porte, non gli ha permesso di entrare.

La serenità è presenza di Dio, è gioia adamantina per coloro che la possiedono. Non la perdete. Se vi manca, lavorate sodo per acquisirla e, una volta che l’abbiate in mano, conservatela nel cuore e vi sentirete pieni, traboccanti di Dio.

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